Trebbiano d’Abruzzo
Dà un vino di colore giallo paglierino, con un leggero profumo di fiori, snello di corpo, vivace di acidità, abbastanza sapido, di buona beva.
La varietà popolazione è abbastanza omogenea a parte la presenza di acinellatura dolce pronunciata in alcuni biotipi e la forma del grappolo che può biforcare o meno in punta.
Foglia grande, pentagonale, trilobata, a lembo bolloso, pagina inferiore tendenzialmente lanuginosa.
Seno peziolare a lira chiusa con bordi sovrapposti. Grappolo grande, cilindrico o conico con ali evidenti, giustamente spargolo o semicompatto.
Acino medio, sferoide, di colore giallo chiaro, trasparente; buccia di media consistenza; polpa sciolta, succosa, acidula-dolce, neutra.
Sud/sud-est
Tardivo
Medio-tardiva
Vitigno vigoroso con portamento della vegetazione semieretto e tralci robusti ad internodo medio di facile rottura basale nella prima fase vegetativa. Si adatta ad ambienti diversi preferendo i climi caldo-asciutti ove può dare un prodotto di buona qualità; soffre la prolungata siccità estiva.
Si adatta alle diverse forme di allevamento, pur preferendo potature medio-lunghe e ricche; accetta speroni di 3-4 gemme nel Centro-Sud Italia. I tralci, onde evitarne la rottura, nella controspalliera devono essere opportunamente legati o inseriti in un doppio filo a binario.
Abbondante e costante; la prolungata siccità estiva nei climi caldi riduce la produzione e la qualità dell’uva per cui sono indispensabili adeguate irrigazioni o terreni freschi.
Normale, un po’ sensibile all’oidio. Sfugge alle brinate tardive ma risente del vento e dei freddi invernali.
Dà un vino di colore giallo paglierino, con profumo leggero di fiori, snello di corpo, vivace di acidità, abbastanza sapido, di buona beva.