primitivo
Il primitivo è un vitigno antichissimo le cui radici sono da ricercarsi nel sud Italia, in particolare nella regione Puglia.
Un vitigno esigente, particolarmente sensibile ai climi ostili e alle muffe, caratterizzato da generosi grappoli dotati di acini particolarmente zuccherini e con bucce ricche di antociani che garantiscono un intenso colore al vino.
Quest’uva, sempre ricoperta di pruina che ha il compito di proteggerla dai raggi ultravioletti e dalle esagerate disidratazioni, trova in Puglia l’ambiente ideale per raggiungere un’ottima qualità.
Sud/sud-est
Tardivo
Medio-tardiva
Vitigno di vigoria medio-buona con portamento della vegetazione semieretto; tralcio medio, internodo piuttosto corto e vegetazione equilibrata.
Preferisce terreni di medio impasto, profondi, mediamente argilloso-calcarei e ben esposti nelle zone più a nord della coltura; richiede climi tendenzialmente caldi e asciutti per la regolare maturazione dell’uva.
Esige forme di allevamento non troppo espanse e potature medio-corte.
Si adatta quindi alla meccanizzazione integrale purché vengano rispettate certe condizioni ambientali, specialmente nelle zone più settentrionali dell’area di coltura.
Medio-buona ed abbastanza costante sia nelle forme a potatura corta che medio-lunga.
Un po’ sensibile all’oidio, va soggetto all’acinellatura verde. Buona resistenza alle gelate tardive.
Dà un vino di colore rosso rubino intenso, di profumo caratteristico, vinoso, di sapore asciutto, fruttato, tannico, non acido, di buon corpo, vellutato, giustamente alcolico.
Dalla vinificazione in bianco si ottiene un ottimo vino rosato, sapido, fruttato, molto gradevole.